I criteri diagnostici più utilizzati sono quelli che si riferiscono al Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) redatto dall’American Psychiatric Association e giunto alla sua quinta edizione (DSM-5) (American Psychiatric Association – APA, 2013).
Secondo il DSM-5 per fare diagnosi di depressione il paziente deve presentare almeno 5 o più sintomi, tratti da un determinato elenco, per un periodo di almeno due settimane (Criterio A di diagnosi). Nei cinque o più sintomi devono inoltre comparire “umore depresso” o “perdita di interesse o piacere”.
I sintomi elencati nel DSM-5 comprendono:
- Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno
- Marcata diminuzione di interesse o piacere (anedonia) per tutte, o quasi tutte le attività, per la maggior parte del giorno
- Perdita di peso significativa in assenza di diete o aumento di peso (ad esempio può essere significativa una variazione del peso corporeo superiore al 5% nell’arco di un mese), o riduzione/aumento dell’appetito quasi ogni giorno
- Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
- Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno
- Fatigue o mancanza di energia quasi ogni giorno
- Perdita di energia
- Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati quasi ogni giorno
- Ridotta capacità di pensare o concentrarsi, o indecisione quasi ogni giorno
- Pensiero ricorrente di morte (non solo paura di morire), ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, oppure tentato suicido o piano specifico per suicidarsi.
Gli altri due criteri che devono essere soddisfatti per porre diagnosi di depressione in base al DSM-5 sono:
- Criterio B: i sintomi devono causare disagio o compromissione clinicamente significative in ambito sociale, occupazionale o in altro ambito funzionale importante
- Criterio C: l’episodio depressivo maggiore non deve essere attribuibile all’uso di particolari sostanze o ad altra condizione patologica
Nel paziente con depressione, la diagnosi differenziale viene fatta rispetto a (American Psychiatric Association – APA, 2013):
- Episodio maniacale con umore irritabile o episodio maniacale misto
- Disturbo dell’umore dovuto ad altra malattia (ad esempio sclerosi ultipla, ictus, iportiroidismo)
- Depressione o disturbo bipolare indotto da sostanze
- ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)
- Disturbo dell’adattamento con umore depresso
- Tristezza
Una forma particolare di depressione è la depressione post partum. Questo tipo di depressione colpisce l’8-12% delle neomamme e si manifesta generalmente fra la sesta e la dodicesima settimana dopo il parto. La depressione post partum interferisce con la capacità della mamma di prendersi cura del bambino sia da un punto di vista pratico che affettivo.